Lanusei

LE ORIGINI E LA STORIA

Il nome Lanusei ha origini antichissime, deriva dal Latino Laneus in dialetto Lanusè.
Il primo documento scritto che riporta con certezza il nome di Lanusei: “Lanusè de montibus Judicatus Ullastre”  risale al 1316.

Secondo lo storico Angelino Usai, le origini di Lanusei risalgono al secondo millennio avanti Cristo, con testimonianze di un primo insediamento umano nella zona del Rio de Janas, oggi più noto come Rio Mesu Idda, fiume che attraversa il paese. Sono state ritrovate in tale luogo, ancora centralissimo nell’abitato dell’odierna Lanusei, diverse sepolture dei popoli prenuragici: le “domus de janas”. Numerosi ritrovamenti, riportati da numerosi studiosi, testimoniano come il sito ove sorge Lanusei oggi, fino alla piana del Bosco di Selene, fosse comunque densamente popolato. Risalgono al periodo nuragico anche alcuni altri importanti siti dedicati al culto, come ad esempio il pozzo sacro di Padenti, ormai perduto. La dimensione del villaggio nuragico di Selene testimonia del probabile esodo da Lanusei a detto sito, attorno al primo millennio A.C., probabilmente per la sua posizione strategica. A Lanusei sono stati rinvenuti reperti che dimostrano contatti con i Fenici, i Cartaginesi, con i Greci ed, ovviamente, la presenza di un insediamento Romano. 

All’Usai si deve anche lo schema della storia cronologica  di Lanusei, riprodotto in una lapide posta sulla parete di un palazzotto storico prospiciente la Piazza Vittorio Emanuele, che, tra l’altro, riporta tra le tappe più importanti, le seguenti:
Lanusei ha origini dal II –I millennio A.C. con un primo insediamento umano nel rione Domus de Janas;
X e VI secolo a.c. è sotto controllo Fenicio;
VI-III secolo a.c. e Cartaginese;
– III secolo a.c. V secolo d.c. è romanizzata;
II secolo d.c. è abitata dai Rubrensens ed è sede di guarnigione militare;
V secolo conosce i primi evangelizzatori cristiani;
455-533 è dominata da Vandali e Goti;
VI –IX secolo appartiene a Bisanzio;
X-XIII secolo è compresa nel giudicato di Cagliari;
XI secolo è occupata dai Pisani e diventa sede di Curatoria;
XI-XV secolo è inclusa nella diocesi di Suelli;
XII secolo fa parte della Barbagia De Subra;
1324 diventa aragonese e Feudo del Conte di Quirra;
1497 con l’Unione dei Regni di Aragona e di Castiglia diventa Spagnola;
Nel 1654 conta 163 fuochi; 
1713-1714 passa all’Austria;
– 1718 con il trattato di Londra è assegnata alla casa Savoia;
– 1836 cessa di essere feudo del marchesato di Quirra;
– 1838 diventa sede di tribunale collegiale;
1848 è unita costituzionalmente al Piemonte;
– 1849 Il Deputato Cristoforo Mameli Lanuseino di nascita è il primo sardo nominato Ministro dell’Istruzione Pubblica nel Governo del Regno di Sardegna;
1874 L’ex Convento Francescano è trasformato in carcere Giudiziario;
1894 si inaugura la Ferrovia per Cagliari;
– 1927 cessa di essere capoluogo circondario e passa alla Provincia di Nuoro.

Altre tappe importanti della storia recente di Lanusei, sono costituite dall’acquisto del titolo di Città, con decreto del Presidente Ciampi del 10 Dicembre 2002 e la creazione della Provincia dell’Ogliastra avvenuta nell’anno 2005, di cui Lanusei, insieme a Tortolì, diventa capoluogo.

LO STEMMA

Lo stemma comunale raffigura un grande ulivo in mezzo a due promontori rocciosi uscenti dal mare azzurro e in primo piano una collina con 5 pecore al pascolo, il tutto all’interno di uno scudo circondato da due rami uno di ulivo e uno di vite, sormontato dalla corona di Città turrita. In sintesi lo stemma rappresenta l’anfiteatro naturale su cui sorge Lanusei e che si affaccia al mare.


I PERSONAGGI

Cristoforo Mameli: lanuseino, Giurista, Senatore del Regno di Sardegna e del Regno d’Italia, Ministro della Pubblica Istruzione del Regno di Sardegna, Presidente di Sezione del Consiglio di Stato;
Goffredo Mameli: anche l’autore dell’Inno Nazionale portava sangue Lanuseino nelle proprie vene;
Anselmo Contu: avvocato, primo presidente del Consiglio Regionale della Sardegna che visse a Lanusei per oltre 25 anni;
Marcello Serra: nato a Lanusei nel 1913, scrittore e giornalista di fama nazionale. 
Angelino Usai: Scrittore nato a Lanusei  nel 1906. Ufficiale di carriera, combattente e pluridecorato, arrivò al grado di generale e fu chiamato a dirigere per sette anni la polizia stradale della Sardegna, primo storiografo dell’Ogliastra;
Tonio Dei: lanuseino doc, autore di numero commedie in lingua sarda;
Giuseppe Pilia: Ricercatore del Consiglio Nazionale delle Ricerche, si deve a lui la nascita a Lanusei di un importante laboratorio di Ricerca sulla genetica legata all’invecchiamento dell’uomo.

IL DIALETTO

Come in gran parte dell’Italia meridionale anche a Lanusei si usa attribuire dei soprannomi ai nuclei familiari: Sa morti, Peirladus, Cagorrosu, tra i più noti.
Nel dialetto ricorrono numerosi proverbi, cantilene e racconti.
“Dilliri stuppa, dilliri stuppa,
Eu non portu ni ossu ni purpa
Eu non portu ni purpa ni ossu,
Calaiminci a su calabossu”

CURIOSITA’

A Lanusei tra le anziane donne è ancora viva l’usanza dell’utilizzo del Costume tipico.
Questo è costituito da 6 pezzi: Su colori (copricapo), Sa camisa (camicia), Su cossu (corpetto), Su gipponi (giacca), Sa Fardetta (gonna), S’antaleni (grembiule).

PIATTI TIPICI

Il segreto dei gusti e dei sapori della Sardegna e di Lanusei in particolare, è tutto nella qualità delle materie prime. I prodotti della nostra terra, dell’allevamento, grazie anche alla sempre viva attenzione ai metodi provenienti da una scienza antica, sono quanto di più vicino a quelli che possono definirsi “biologici”.  I piatti più tipici come Culurgiones, Maccarrones de Ungra, Anguli e Cipudda, Pistoccu, Modissosu de Patata, Porceddu Orrostiu, Pane e conciu, Pabassinas, sono preparati con cura antica e rispetto delle tradizioni.