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Trentasei anni di successi per la Fiera delle Ciliegie

Va in archivio una delle più belle e ricche edizioni di sempre

Confermarsi dopo trentasei anni non è facile. Lo staff capitanato dalla presidente Maria Antonietta De Cannas c’è riuscito puntando sulla qualità delle proposte: la musica, con la Scuola civica di Musica per l’Ogliastra, Claudia Aru, l’effervescente Seuin Street Band che ha accompagnato le scorribande nelle cantine, il coro Lorenzo Perosi di Dorgali, il coro Voci d’Ogliastra di Lanusei e il trio vocale AMaMe di Arborea (questi ultimi accompagnati dal maestro Riccardo Zinzula); la letteratura, con la presentazione del libro Luce degli addii di Eliano Cau; l’arte, con le mostre esposte al Museo Diocesano e al museo civico Franco Ferrai; la moda, con la sfilata promossa da Paolo e Francesco Modolo; lo sport, con la manifestazione podistica Corri con le ciliegie e quella ciclistica legata al 34mo memorial Silvano Micheli.

«Sono stati quattro intensi giorni di cultura sotto varie sfaccettature: enogastronomica, museale, teatrale, artistica, musicale», è il commento del sindaco Davide Burchi. «Lanusei ha presentato se stessa nel modo migliore, con più attrattive e più alternative. La domenica, vedere il centro cittadino brulicante di gente fin dal mattino presto, grazie alla gara Corri con le ciliegie, fino a tarda notte con le cantine, è la dimostrazione che si può portare avanti la crescita di una comunità anche divertendosi».

A proposito di Corri con le ciliegie, la manifestazione podistica giunta alla seconda edizione ha richiamato a Lanusei oltre cento corridori (85 gli iscritti alla parte agonistica, una cinquantina gli amatori) oltre a ben duecento bambini. Una bella soddisfazione per l’organizzatrice Sonia Loddo. Per la cronaca, primi assoluti sono stati Nicola Paddeu del Cus Pisa e Leonarda Cantara del Gs Monte Acuto Marathon.

foto di Gio Piras

Oltre le previsioni il successo della card delle ciliegie, la carta prepagata che il Banco di Sardegna ha ideato per celebrare i 36 anni della Fiera. Un po’ per la convenienza, un po’ per il forte valore identitario, le carte sono andate a ruba e le 250 già stampate sono andate esaurite già sabato, tanto da indurre all’istituto a produrne ancora per venire incontro alle tante richieste giunte agli operatori che hanno presidiato la piazza a bordo del camper aziendale. «La card delle ciliegie non è solo un veicolo promozionale», ha spiegato il direttore della filiale di Lanusei, Stefano Pisu. «Per ogni transazione effettuata via Mastercard, una percentuale va proprio alla Pro loco».

Felicissimo Andrea Loddo, fusore del bronzo e appassionato di archeologia sperimentale, che nella sua mostra intitolata Archeologia da vivere ha sfiorato le mille presenze nel weekend della Fiera.«La mostra è stata apprezzata molto da tutti, sardi e non, e in particolare dai bambini, curiosi di scoprire le tracce del nostro passato».

Tra i manichini esposti, riproducenti alcuni dei più noti bronzetti nuragici, anche la celebre Sacerdotessa di Seleni, simbolo del locale parco archeologico, anch’esso molto visitato durante le quattro giornate della Fiera. «Abbiamo registrato un centinaio di presenze nell’arco dei quattro giorni, molte delle quali erano persone venute apposta per la Fiera delle Ciliegie», racconta Rossana Fois, presidente della cooperativa La Nuova Luna che gestisce il sito nuragico.

Molto positiva anche l’esperienza vissuta al Museo Diocesano, con oltre 500 visite. «Il pubblico ha apprezzato molto le opere degli incisori sardi del novecento», racconta Giovanni Idili, braccio destro del responsabile dei Beni culturali della Diocesi, don Ignazio Ferreli, «ma sono piaciute anche le opere di Valentini, Isgrò e Maria Lai». Queste ultime fanno parte della mostra (In)visibilità dei sogni che resta aperta il martedì e giovedì, dalle 10 alle 12, e il venerdì dalle 21 alle 23.

foto di Gio Piras

Stanca ma felice la presidente della Pro loco Maria Antonietta De Cannas che ha ribadito i ringraziamenti già espressi durante la presentazione della 36ma edizione della Fiera.
«Sono stati giorni frenetici ma il successo della Fiera ci ripaga di tutte le fatiche e i sacrifici fatti» dice. «La scelta di allungare il programma è stata vincente, ogni evento è stato seguito da un gran numero di persone e oltre alle presenze c’è stato anche il gradimento da parte di tutti».

Una sola nota stonata: la cattiva annata che ha ridotto notevolmente la quantità di ciliegie a disposizione. «Purtroppo ci sono stati visitatori che non hanno potuto comprare le nostre ciliegie perché erano già esaurite. Sapevamo che si potevano verificare questi inconvenienti ma abbiamo voluto fare una scelta di qualità, utilizzando soltanto le ciliegie di Lanusei, piuttosto che comprare ciliegie aliene che non avrebbero garantito la stessa qualità e che, in ogni caso, avrebbero snaturato la ragione stessa della Fiera. I primi a essere dispiaciuti sono stati gli stessi produttori che hanno pagato le pessime condizioni climatiche che hanno pesato sulla raccolta».

A Fiera conclusa, una parte delle ciliegie è stata donata come consuetudine a cittadini svantaggiati, tra i quali i detenuti del carcere di San Daniele.
Il momento più toccante, per la presidente, è stata la consegna della Ciliegia d’oro al fondatore della Fiera, Giorgio Micheli. «È stato davvero emozionante vedere la sua commozione nel ricevere il premio, attorniato dagli amici di sempre, dai vecchi e nuovi soci: Giorgio è una persona speciale, un esempio di serietà e lungimiranza, e a lui andrà sempre la nostra gratitudine».

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